Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

5 ,, . .) dello stato, come quelle dei bilanci, del riordinamento provinciaie e comunale, e della sislcmazic•ne dei contributi indugiate per modo che non è ora· mai più prevedibile il tempo in cui sarà pronunciato un volo definitivo. L'iniziativa parlamentare romorosa in parole , inefficace negli effelli. L'iniziativa del governo poco efficace aneh' e sa. Progetti di legge che avrebbero dovulo provvedere a materie urgentissime smarriti nei limbi degli nfficii o delle giunte. l progetli proposti dai ministri alterali nelle loro parti più essenziali: se ne lagnò una volta il presidente del consiglio : i deputali, maggioranza e minoranza ~i lngnavano che i progetti non fossero preparati bene. Un tempo prezioso sprecato in di scussioni inu.Lili ~ che concHarono le passioni,e che fecero scapitare l'autorità morale del Parlamento, prima che i fatti governativi succeduti al tentativo garibaldino venissero a menomarla ancora. Questa condizione er(l nn effetto naturale delle relazioni che passavano fra le Camere, ed il ministero. Onde questo era poco e mal secondato dalla Camera, che non aveva influito per nulla snlla sua formazione, che non Yi riconosceva nessuno che fosse stato fra gli antesignani (leaders ) della sua maggioranza. Una tale condizione durerà infinchè non ci siano ministri i quali stiano in seggio, non solo perchè ci siano ch iamati dalla corona, ma perché ve li sorregga l' aulor!tà morale del Parlamento. Gli ordini rappreseutativi abbandonati o minacciati nel 1849 sul continente europeo là clove erano sta li messi, oggi si sono allargati a tutti gli Stati cri- ~tiani, se ne eccettui due, la Rus:sia , elle forse ne s~rà anch'essa in rasa, e lo Sia lo del Papa, il quale •

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