Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

M chianwa non muovere una questiono di gabinetto, ma una ques tione amntinistrativa. Intendeva ottenere che 8ffioe di prepa rare la regolare attuazioue del bilancio del 1863 si discutessero quelli del 1862 prima di ottobre. Molli <.~nche fra coloro che non erano entrati a far parte della nuova maggior:-Jnza, in ques ta oec(l sione di ssentivano, in quanto credevano che la discussione dei bilanci del 1862 non potesse maturarsi nel breve tempo che era ancora possibile dedicare a quell' opera. La ques tione non fu posta nei termini in CIJi si suole agitare fra due parti politiche, una delle quali sia favorevole, l'altra contraria ad un ministero : non fu risoluta in tali condizioni che i governanti potessero fare assegnamento sulla adesione volonterosa della Camera. Il voto Leone dietro alla dichi arazione soltmne dei ministri che il Parlamonto sarebbe riconvocato in tempo per procedere ad una seria discussione del bilancio. M<lllterrà a sufficienza questa promessa la convocazione al 18 di novembre, con tan te discussioni politiche a cui la C::1mcra non potrà a meno di attendere? Se non le manterrà, si auà un fatto nuovo che verrà a chiarire come la presente amministrazione si formi un cancello inferiore al vero della parte allribuita. al Parlamento nell' andamento delle cose pubbliche. Intanto si deve osscn'are come il .nostro reggimento cos tituzionale desse indizio di tutti i mali a cui questa forma di governo apre l'adito, allorquando per non essere più abbastanza uniti i due poteri legislativo ed 0secu tivo~ manchi nel governo l' autorità morale che dia fiducia al Parlamento ed al paese. Le deliberazioni più necessarie all 'ordinamento

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