Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

20 fuori sl.rtlo, il Governo non avrebbe però dato m~­ no a spedizione di sorta. l) e: Ho detto che era vero che il presidente del consiglio aveva risposto a chi gli aveva parlato di una spedizione marittima che non. voleva acconsentire; io dko spedizione marittima, naturalmente non dico il dove per cagioni che si comprenderanno facilmente; ebbene ho detto di uno che ne aveva parlato col sig. comm. Rattazzi , e quell'uno ero io stesso, che avevo persino accettato l' incarico di far parte della spedizione, ed attendevo ordini per muovermi, sv incolato ch' io fossi da~ Governo. » <i L'ultima volta che vidi il geo. Garibaldi il presidente del consiglio era già a Napoli, ebbi la s•rn parola formale che doveva ricevere una somma, non importa quale, ma che per riceverla aveva dovuto lìrmare una dichiarazione, per cui si obbligava a non fare se non quello che il Governo voleva. Ebbene che cosa voleva dire questo? Ci è st<-"llo il pensiero in alcuni che si dovesse movore uella direzione del Tirolo; parole se ne dissero molte, ma il generale non elice mai quello che intende di fare, se non al momento di muoversi ..... Le voci che correvano facevano accorrere molta gioventù in quei luoghi, d'onde il generale Garibaldi non poteva ancora ::lllontanarsi... Le autorità s'allarmarono (t). » Il Bixio era fa vorevole al ministero , il Crispi contrar io ; si debbono presumer vere le cose che risultano dai loro detti , e che non trovarono con- (1) Tornat a 6 giugno.

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