Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

H siano divergenti ed il sistema francese , prefisso di non voler nulla imporre ai Romani con la violenza, ed il sistema italiano prefisso di non volere entrare in Roma se non chiamato. Ma l' Irnperatorc non si accorderà mai coll 'Italia, finC'.hè acca nto al governo itnliano si possa temere il pélrtito d'azione. Questo partito è vinto sì : ma il governo è forte abbastanza, perchè nessuno abbia motivo di dire o di pensare è scomparsa la cometa, ma è rima· sta la coda? è forte contro gli :~gita tori di quella potenza, che, non risulta dalle compressioni, ma di quella che risulta dalla pral.ica schietta e lea le dei principii liberali, dalla francJ e volonterosa adesione di t11 tti coloro che amano davvero l'Italia, e le instituzioòi costituzionali ? liI. Il governo av rebbe da :o prova di quella fortezza che doveva concigliargli autorità pr~sso la nazione e presso gli stranieri , se, subito dopo Aspromonte , avesse concednto ciò che concedè un mese dopo: l'amnistia. Nun fe ce così, e venuta troppo tardi, l'amnistia fn indizio di ir resolntezza, più che di forza e di ma - gnanimità. Il min istero cercava qua::;i collumicino di Diogene un tribunale innanzi cui tradurre Garibaldi, e non lo trovava. Ora propendeva pel consiglio di guerra, ma sorgevano dubbii, e fondati sulla competenza. Ora preferiv:1 il giudizio del Seoa-

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