A. Mancurti Del Carretto - Dei presagi

'(/_ • (fl. , ./ • V? . • r (!, '6 t:./?oto e/ lj· ea vbJntco <:Jattttftft ?Jto [o 'l dissi già, e lo ripeto : le ludi anco vcnssune , clw negli Epitalami soglionsi prodigare agli Sposi, vanno al Pubblico non credute, e pe1·ciò non gradite a' lodati . La quale considerazione fece sì cl~ ' io fermassi di non mai farmi lodatore di Sposi, per quanto lodevoli; e, per questo, stetti pt~r oggi saldo contro la. tentazione che il Connubio vostro mi porgeva di fallire al mio proponimento. jjfa ad attestarvi, Signor Commendatore, come io prenda parte alla contentezza vostra, ho voluto dedicarvi un mio scritto, il quale Vi fornirà argomenti acconci a combatter~ la credenza ne' presagi, dalla quale è dovere che allontaniate i fìgliuoletti che a Voi nasceranno. Tenuissima è cotesta mia offerta ; ma io ho certezza che Voi la gradiret~, perchè Vi è noto come qualunque mia dimostrazione di affetto muova, non già dalle bastarde convenienze della moda, ma sì dal sincero animo di chi Vi {u sempre Da ltrtola 2{). 1èhhrajo 1844·. Servo ed Arni('.O affez. A. MANCURTI DEL CARRETTO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==