A. Mancurti Del Carretto - Dei presagi

-J 2 sn1entiscono e di magnificare quell' uno che conferma l'opinione del presagio ; n è senza meraviglia e dispetto posso io considerare corne l'insigne storico Botta, narrandoci del Gafforio il quale, non volendo dar peso agli a vvisi di una pettegola, n è volendo riguardare qual malauguroso accidente il Cielo turbato per tempeste, ne fu morto_, non dubita il narratore di profferire che i pronostichi sono senzpre fatali e sempre non curati ; n è considerò allora il Botta che, alla decisiva battaglia d'Arcolo..," il cavallo di Napoleone, spaventato dal fragore de'cannoni (e tale sp~­ vento sà di prodigio in un cavallo di battaglia) gittò sè e il suo Signore nella vicina palude ; in onta al quale triste presagio il gran Guerriero tornò al cimento e ne eseì vittorioso. Quale .immensa distanza tra la celebrità di un Gafforio e quella d'un Napo • leone! quale divario tra l'importanza di loro itnprese! · Ma a Te dòtto della Istoria, non mancherà copia di fatti che ti persuadano come a, tempi di maggiore ignoranza, e per ciò di maggiore barbarie, fossero assai più frequenti ch'ora nol sono .le rivolture degli Stati, le

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