La quistione romana nell'Assemblea francese

NE LL' ASSEMBLEA FRANCESE. 31 giat.a del suo braccio c del suo rinomo! Ebbene ! io vi so ilit'c che se un' armata austriaca avesse sola marciato su Roma , essa avrebbe provocato in tutti i popoli italiani un ultimo e sublime sforzo d'onde sarebbe emersa la libertà, l'indipendenza di tutta l'Europa meridionale. (Dinegazioni lt diritta; assentimenti a sinistra.) UNA vocE a diritta. Voi non ci credete neppure voi a questi miracoli ! M. MATHIEU. Che? non lo credete? voi mi forzate a dirvi che voi ignorate quanto possa in fatto di coraggio e di eroismo l'amore della libertà e della patria ! Ma lasciamo le ipotesi : come ben disse M. Thiers, queste saranno raccolte e discusse dalla storia ; così il giudizio ne sia favorevole a voi! io lo desidero, ma non lo spero.Venendo ai fatti, voi sapete bene ciò che avete promesso àl popolo romano : volete dunque mantenerlo? si o no ? Se voi noi volete, io non posso qui che protestare a nome mio e de' miei amici, se essi vi si vorranno associare. Da tutte parti a sinistra. Sì ! Sì ! M. MATHIEU. lo non posso dunque che protestare contro questa violazione di fede e }asciarne la responsabilità a coloro che innanzi alla patria osano appellarsi onestuo~ mmt. Ma almeno vi terrete alla esecuzione delle promesse sì timide, sì moderate, si manche contenute nella lettera del 18 agosto? Il Ministro degli affari esteri ci ha detto che il gabinetto non rifiutava quella lettera; ma egli ha stentato invano per persuadermelo ! Oh! essi se ne compiangono amaramente; ma tutta l'Europa la conosce , il Monitore l'ha irrevocabilmente pubblicata. L'approvatione che a quella lettera ha dato il Ministro, rassomiglia non poco a quella onde esplicavanla alcuni giornali 4

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