La quistione romana nell'Assemblea francese

2G LA QlliSTIONn ROMA.NA vostra conquista se voi non la potete onorevolmente rimettere nelle mani di Pio IX restio ( 1) a tutte le vostre rimostranze, ed a tutte le vostre suppliche? Oh io lo veggo! ciò che ai nostri occhi sarebbe il colmo del disonore c dell'infamia, sarà al contrario agli occhi di qualche altro un atto degno da esserne orgoglioso ! La vostra Commissione non dubita di dirvi che voi tutto dovete al Papa e nulla al popolo; e ragion~ cosl; la Francia distruggendo la repubblica romana non ha fatto che prendersi un passo innanzi all'Austria; quella reptJbblica, destinata amorire, è stata abbastanza fortunata morendo per man della l"rancia piuttosto che per mano dell'Austria. Questo ragionamento non lascia alcuno scrupolo o rimorso nella coscienza di chi vi si adagia. Ma siete voi sicuri che la repubblica romana saria finita per man dell'Austria. Vero è che questa avea vinto nella giornata di Novara ; ma l'armata Piemontese, forte di 1 oo mila uomini, non potea essere annientata in una fazione di poche ore : essa era òispersa, ma saria stato agevole il rannodarla ; le catene che pesano sulla sventurata Lombardia non erano ancora appesantite come sono al presente; Venezia lottava con coraggio eroico ; l'V ngheria avanzava di vittorie in vittorie. E voi vorreste dirmi che l'Austria, cinta di tanti nemici, l'avrebbe riportata sulle armi romane se la Francia non avessela appog- (t) Qui abbiamo ammorbidita la parola che nel testo è n :belle. Ma a chi non farebbe stupore la impudenza insopportabile dei partiti! H ministro avea chiarito or ora con documenti irrepngnabili che il Pontefice ha in gran parte soddisfatte e assicurate pel rimanente le inchieste della Francia, ed eccoti che l' Oratore montano asserisce colla sicumera più portentosa che Pio IX è stato rebelle à toutes fJOI remontrances età toutes vos supplications.

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