La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSUIBLEA FRANCESE. 149 prio , e che per conseguente convenga pretender di più, c come lo ha detto M. Victor Hugo, sia d'uopo tirarlo per forza a fare .di più. Stiamo ora a vedere a qual partito vi atterrete voi per costringerlo, stantecchè volendo concluder la cosa, non conviene restarscne, come si è fatto fin qui, sulle generali e sul vago : forza è determinare a qual termine si voglia riuscire . Io son convinto che qui i)el tempo che corre alcuno non vuole usare la violenza; quanto al governo, il linguaggio penetrante e generoso, tenuto ieri dal .ministro degli affari esteri, non mi permette dubitare menomamente che esso voglia giammai aver ricorso alla violenza; anzi son convinto che nella maggioranza non meno che nella minorità non ci ha uomo che, quanto al presente, accolga un tale pensiero. Non mi smentite, ve ne scongiuro. (Interruzioni.) UNA vocE a sinistra. Ve' come è fatto garbato costui! M. DE MoNTAL. Mantengo sì, che alcuno in- questa Assemblea, nè dell' ùn lato n è dell' altro, pensi di proposito deliber::tto usare contro del Santo Padre una violenza qualunque. Dulla sinistm. No ! M. DE MoNTAL. Siam dunque tutti d'accordo! Or perciocchè voi non intendete usare una violenza, perciocchè nel pensiero di alcuno senza eccezione non alberga il concetto di rinnovare contro Pio IX gli attentati già altra volta perpetrati contro BonifazioVIII, e contro altri Pontefici, deh! guardatevi di cnlrar nella via che può riuscire a·quella violenza, di cui voi rifiutate persino il pensiero! E permettetemi che io vel domandi : credete voi forse che gli uomini che ardirono portar la mano sulla santa Sede. e sugli stessi sovrani Pontefici, siano entrati con 13.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==