La quistione romana nell'Assemblea francese

XVI AVVERTENZA. limpidissimo tra verdi sponde, infosca per poco i suoi argenti pel traversar che dee una putrida gora; ma si rimonùa toslo nel suo cammino, c torna uu' altra volta alla lucentezza natìa. La stessa libertà, che oggimai tra gente oncsla non può ~ominarsi senza brivido c sgomento, come non ci appar bella sulle labbra ùcll' oratore cattolico l Voi quasi obbliatc i suoi torti, c siete soavemente invogliato a ingraziarlavi! Ma come dunque, mi direte , come avviene che una minorità, la quale rimpctto alla maggioranza, è nulla , propriamente nulla , in quanto la maggioranza è sovrana cd è tutto, come, dico , avviene che una minorità così sprovvista di cligL1ità c di ragione, possa menare tanto scalpore, darsi tanta importauza e fin talora pericolarc la cosa pubblica? Oh! come avviene? avviene per la qualità delle armi che brandisce. E non è stata la minorità che ha messa in soqquadro l' Italia, dal Ccnisio fino al lembo piLt australe d0lla Sicilia? O t· fate conto che altrettanto intervenga nell' Assemblea francese ; c questo è un altro capo ùi somiglianza nella miniatura. Ci corre nondimeno una differenza notevolissima, c questa è che dove nello scompiglio c nella baruffa delle piazze, la minorità non islà al cospetto della maggioranza, c riesce a JWevalerc, perchè ha più strillato e più ardito; nell' Assemblea, dopo le strida, le minaccio, le baruffe, i parapigli, i tumulti spavcntcvoli si contano i capi, e per conclusione i democratici restano abestemmiare il loro idolo, nientemeno cioè che la sovranità popolare , ]a quale per

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