Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

,I 1 I - 127 - I • 1 Nel caso dell'Alsazia-Lorena c'è il fatto storico concreto e preciso di una cinquantenaria, continua prot,esta. di tutti. i partiti francesi contro, il trattato del I 87 v; e per m-ezzo secolo, chiunque _nelmondo si è occupato di politica, non ha potuto fare a meno di sapere che c'era . una quesjjone deU'-Alsazia-I...1orenaP. erciò non appena I è scoppiata la guerra; la opinione pubblica in tutto il mondo si è trovata perfettamente preparata all'idea che « bisogna riparare il torto fatto alla Francia nel 1871 >>, .se si vuole assicurare la pace del mondo. Nella quesfione dell'Adriatico, invece, tutti sapevano che daJ 1882 al 1914 noi erav,amo stati buoni amici del1' Austria e lanzichenecchi della Germania. La stessa ri- , vendicazione di << _Trento e Trieste)), formula infelicissima invece di « Trentino e Istria )), era stata, dal I 882 in poi, dichiarata fissazione di pochi scervellati da tutte 1 1~ persone solénni e benpensanti deU'Italia ufficiale e aspirante tale. [Anche dopo lo scoppio della guerra, _mezza Italia ufficiale ha continuato a contentarsi del << parecchio >> gio!ittiano : mezza Italia democrati~a, cioè-·i socialisti ufficiali, hanno gridato a squarciagola che la guerra d'Italia era una guerra imperialista: ed ha sconfessato finanche l'on. Turati, quando ha mostrato -di riconoscete che esisteva fra It':'-lìa ed l Austria un problema territoriale, sia pure nei }imiti del « parecchio )) giolittiano. E quasi che tante difficoltà non bastassero a rendere difficile ogni simpatia, _fuori d'Italia, per il programma na-' , , .zionale dell'Italia, abbiamo inventato dalla sera alla mat-- 1tina la conquista della Dalmazia, e abbiamo mandato in giro per il mondo i tana~ici della ((Dante Alighieri )> Biblioteca Gino Bianco / / ' I ;

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