Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- 126 - Cioè, m-entre gli operai _inglesi dichiarano che l'Inghilterra deve rinunciare ad annettersi finanche i territori dell'Impero turco, che ha militarmente conquistati, e ( deve solarnente nella conf erenzà della pace accordarsi oolle altre P ot~nze per assicurare contr:o i dominio tedesco i popoli non turchi, armeni, siriaci, arabi, ecc. ; mentre inson1ma gli operai inglesi affermano la necessità di rinunciare a conquiste; che avr~bber.o per i domini inglesi ·delle Indie e dell'Egitto una importanza infinitamente maggiore di quel che potrebbero avere le scogliere e le sassaje 'della Dahnazia per l'Italia; - Lloyd George deve andare nei congr:essi di questi operai a spiegare che essi devono prolungare la guerra, consentire una estensione della coscrizione, rinunciare a ~ tutte le loro libertà, a tutti i loro privilegi, non per conquistare nuove colonie all'Inghilterra, non per assicurare Costantinopoli e la Prussi_a orient.ale alla Russia, non per conquistare alla Francia la intera riva sinistra del Reno, ma affinchè .l'Italia non solamente I ottenga le terre italiane di lingua e di stirpe, ma possa anche mandare il signot Attilio rf an1aro a fare il prefetto di Sebenico, e magari il duca di Cesarò pç>ssadivent<;1rere:al governatore delle Bocche di Cattaro ! Quando certi nostri scribacchini di giornali confrontano il prqblema. della :palmazia con quello dell'Alsazia-Lorena, e prete1;1donoche Lloyd George e \Vilson ne parlino con lo stesso tono di voce, dimostrano solamente la spaventosa ign0:ranza cori cui es.si [e chi li imbocca dal Ministero degli esteri] si occupano di politica internazionale. \ 'BibliQteca Gino Bianco

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