Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I I I r· - 125 - ' l)a un lato le· organizzazioni operaie inglesi, c.he sono oggi padrone della pace e della guerra, proclamano ·che « adottano la domanda del popolo di sangue italiano, vivente .al di là dei confini attuali, di riunirsi coll'Italia, e· riconoscono cht possono essere necessari accordi I per assicurare gl'interessi legittimi dell'Italia .nei mari adiacenti; ma. .i la.voraitÒrin.,rjlesinon hanno simpatia p·er gli ulteriori scopi d1~ conquista:dell'imperialismo italiano, ·e credono che tutti i bisogni legittimi possono essere soddisf a.tt'i senzq; precluder.e il 1riconoscimento dei , bisogni altru:i e. senza· a:ninessione dì territori di aitri popoli )) (I). Dall'altro esiste sempre, in tutto il suo vigore, la con- 1 venzione di LondJ'a con la malaitgurat~. clausola, che rigµarda la Dalmazia e che nessun uomo di· buon senso potrebbe difendere in nome dei principi democratici. _ Lloyd George riafferma, com'è suo dovere, Jchei ai trattati con gli alleati il Governo di Londra resta pienamente fedele; ma sulla questione dell'Adriatico si attiene alla tattica del glissez, glissez, n' appuyez pas. · Ed ecco un gr~ppo di giornali italiani [proprio quelli - che notoriamente prendono l'imbeccata dal Ministero degli· Esteri], saltar su a. ,protestare contro Lloycl George, per~hè noq, lega alla' stessa catena la Dalmazia e· l' AJ-4 sazia-L·orerla; ed esigere -eh~l'on. Sonnino parli non per 1 buttare a n1are la zavorra \ dalmatica, ma per proclamare che intende rivendicare tutto il ·contenuto del contratto regolarmente_ stipulato. ( 1) Memorandum sugli scopi di guerra approvato dal Comitato esecutivo del Partito del lavoro e dal Comitato parlamentare del cona-resso delle Trade Unions nel Times del 18 dicembre 1917. Biblioteca Gino Biar::ico

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