Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

\ l \ . I ,, ' - 102 - ' durre i ·buoni tempi antichi, quan'd'essa. era ritenuta una colonia della Repubblica Veneta-. _ \ , · I/unica soluzione leale ed equa del problema della Dalmazia è che l'Italia riconosca all'enorme maggioranza slava di questa regione il d1 iritto cii unirsi alla nazione degli Slavi meridionali. Ammettendo ciò, l'Italia non farebbe nè più nè meno che restar fedele alle, tradizioni del suo stesso Risorgin1ento. Nicolò Tommaseo scriveva nel 1865: << Non credo che possa la Dalmazia oramai farsi coda all'Italia : 1 perchè il nostro è tutt'altro tempo, dà qu~llo della repubblica veneta; perchè l'Italia ha in sè' troppe difficoltà e troppi pericoli senza andare a accattarli al di là dell'acqua; perchè se fu se·mpre difficile il reggere uom,ini parlanti altra lingua, ora agl'italia:ni sarebbe impossibile, quando volessero, istituirè non dico· 1nateriale tgua glianza, ma civile equità )) (I). Afla vigilia della guerra del I 886, l'organo ufficiale milanese La JJerseveritn.za, dichiarava: I ' « L'Italia vuo1e i suoi naturali confini, vuole le pro ... vincie che le vennero rapite, le vuol tutte dal Brennero a:l Quarnero : ma le aspirazioni non vanno più. oltre-. Potrà darsi che le necessità della guerra esigano !J, , ' , una più o meno lunga occupazione militare di qual- · che punto della costa ?-driatica : so1io necessità p·a:sseggere inevif:a:biU. l\ guerra finita, ciascuno rientrerà in casa. sua e non \ne uscirà più )) ( 2 ). (1) Il serio nel faceto, pag. 285. (2) I diritti ,dell)Italia su Trieste e l'Istria) Roma, 1915, pp. 4Z3431. 1 • ". I , ,. I •' . .s; , .... \.1 Bjblioteca Gino Bianco • I

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