Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

t· - IOI - , zionale, viene a indebolire la tesidua minoranza it~- , I liana disseminata negli altri centri~ ed aacentua la sua . . .\. es1,gu1ta. ,. E' bensì vero che gli italiani conce~trati n~lle città costiere della, Dalmazia appartengono alle classi superiori e medie, ·e son più raffinati della massa slava. Ma eccetto che a Zara, in nessun posto essi costituiscono la maggioranza delìe stesse classi dirigenti .. Ascoli nel 1895 calcolava che gii italiani costituissero un quarto delle· classi dirigenti; e il fatto ·che gli- italiani pagano in Dalmazia il 30 % delle imposte fon diarie, conferma , questo calcoìo, poichè vi l, sono pareo~hi italiani tra i più cospic_ui proprietari, e quindi parecchie unità di piccole · proprietà slave corrispondono di fatto ad una sola unità d'imposta italiana. La popolazione slava della Dalmazia ha dunque la sua propria classe dirigente, la quale è numericament~ il triplo della classe dirigente italiana : ha le sue scuole, i suoi \ giornali, le s,ue organizzazioni politiche ed economiche; 1 pritna della guerra teneva l'amministrazione della' Dieta provinciale e di tutti i comuni della regione, eccetto . Zara; la sua cul~ura, alta in confronto delle popolazioni slave della Bosnia-Erzegovina - ed è una superiorità <;lovuta alla influenza italiana - ha forteme.nte accentuato iL suo sentimento nazionale. E pure ammettendo ' . che il Governo austri 1 aco possa, nel passato, aver con-. , 1 tribuito ad accentuare questo. sentimento e ad esasperarlo contro gl'italiani.,_ non può esservi oggi· in Italia una sola persona di buon senso, che sia al corrente dello stato reale delle cose, la quale possa credere che l'Italia riuscirebbe a snazionalizzare questa regione e a ricon- • Biblioteea G•inoBianco

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