Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

, r -86Sloveni abitanti in Gorizia sia quasi raddoppiato tra il I 900 e il I 9 I o. Invece l'aumento decennale della popolazione slovena è stato, durante quel periodo, solo dal 4 al 5 % ( 1 ). Anche é1 .mmettendo che in una città come Gorizia, destinata ad attirare la popolazione di una periferia prevalentemente slava, la popolazione slava cresca con rapidità maggiore dell'avversaria, è ovvio che un aumento del1'85 _% in dieci anni è impossibile. Non si sarebbe lontani dal vero ritenendo che nella città di Gorizia due terzi della popolazione siano italiani, e un terzo sloveno ( 2 ). Così stando le cose, se la sola città di Gorizia, sulla sinistra dell'Isonzo, fosse annessa all'Italia, come avrebbe diritto di esserlo per la cotnposizione d'ella sua maggioranza nazionale, ne conseguirebbe che i nuclei sloveni del nord, disseminati nelle zone montuose della Carnia e del Carso e aggregat 1i alla nuova Jugoslavia, resterebbero senza un centro econo1nico e amministrativo. Se in/VeceGorizia fosse annessa al nuovo Stato slavo, allora sarebbe la zon~ sud-orientale italiana, quella che perderebbe il suo centro, e un grosso comune, con una n1aggioranza d'abitanti italiani, vertebbe a far parte d'uno Stato slavo~ A Trieste e nel territorio adiacente, secondo il censimento fatto nel 1910 dall'autorità governativa, favore- (r) CHEVRIN, L'Autriche et la Hongrie de demain, Paris, Berger Levrault, 1915. ( 2) Il censimento del I 900 assegna va a Gorizia I 6. I 12 itaHani, e 4754 sloveni. Biblioteca Gino Bianco

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