Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

\. ( I •, ' I I verso il 1'Iar Nero, verso l'Egeo, verso l'Adriatico quelle stesse condizioni di libero ·transito dog~nale- e ferroviario, che fanno la Francia e l'Italia alla Svizzera. lTna Boemia indipendente diventa possibile, grazie a trattati doganali e convenzioni ferroviarie, che affidino lé ferrovie fra Trieste 1e la Boemia ad un'amministrazione consorziale italo-slava-tedesca-czeca, nella qu.ale gl'interessi po-litici ed economici degli cze.chi sarebbero solidali con quelli dell'Italia, padrona di Trieste, e della Slavia, padrona del!' hinterland im_mediato. Ora la buona fortuna dell'Italia vuole, che una sòluzione. del ·problema sud-sl~vo propi.zio ai suoi interessi sia possibile grazie a quel movimento verso la unificazione .nazionale con la Serbia, che specialmente negli ·, . • ult'imi vent'anni è andato sempre più intensificandosi in Slovenia e in Croazia. Di questo, movimènto noi abbiamo più volte nell' U·nità ( I 2 gennaio, 9 febbraio, · 23 febbraio, 26' aprile 1917) . riportato testimonianze ineccepibilì : quella di Battista Pellegrini e del Console I d' Alìa, di Virginio· Gayda e del « Civis Italicus » della . < I Nuova Antologia, di Ruggero Fauro e di Cesare Battisti. In questo ste~so numero riproduciamo alcune altre pagine del Gayda, in cui il fenomeno era descritto nel 1913 con plastica vivacità. E altre prove coptinueremo a riprodurre, via via c~e lo spazio ce lo _consentirà. Chi afferma che questo movjmento non esiste, menti..; sce sape-nidodi men.tire, p1 erchè vuole lasciare unite la , S-Z.ovenia -e la Croazia all'Austria, cioè vuol s~viwe l'Austria . . Con questo non diciamo che Sloveni e Croati sieno , unanimi nel volersi staccare. dall'Austria e unirsi alla I Biblioteca. Gino ·Bi~nco \ f. J • \ .

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