Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

1, I . I • .... ' , J I • - 56zia Fiumre e le aJltreterre irredente dell'Adria,tico, Mi- , ' !ano, Casa editrice Risorgimento, I 9 I 7' pag. 42 ). Ci siam s~rttito contare ·che Fiume minaccia Pola e le toglie ogt:J.ivalore (nel volume Dal Bren-ner.o alle Alpi Dinariche, pag. 235-6). E pensare che fino all'estate del 1914 tutti gli scrittori di cose militari avevano proclai;natò Pol~ come il. << centro strategico assoluto)) dell'Adriatico .. E l'Italia beveva. Ed è gran segno del ' . buon senso naturale del nostro paese, se due anni di · propaganda di questo genere non hanno potuto in nes- , · .sun modo convincerlo a dimenticare l'Istria· per la Dal.:. • I . maz1a. La propaganda all'estero All'estero la faccenda era più difficile assai. Qui i nostri propagandisti non avevano a loro disposizione '· 1 nessunà censura. Qui dovevano battersi ad armi uguali \ · coi loro avversari, sotto gli occhi dì un pubblico impreparato e indifferente a questioni che non lo. riguardavano e non lo interessavano davvicino. Occorreva, perciò, affidare la propaganda a uomini d'ingegno, di coltura e di grande finez~a e abilità. Invece la « Dantè Alighieri )), diretta da un gruppetto di mediocrissimi omiciattoli, e l'Ufficio informazioni del Comando Su- .premo, del tutto .incompetente' per questo genere. di lavori, hanno mandato a fare 1a propaganda all'estero uno sciame di fanatici dissennati, quasi tutti irredenti ad~iatici, che non vedevano in questa guerra se non una occasione per sfo gare· ·contro i. nazionalisti slavi i loro rancori .di ·campanile, di partito, di famiglia, di ' persona. E. tutta questa cippicheria non ha fatto per Biblioteca Gino Bianco • l

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