Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

ì I I ,. I \ '. - 53 -:- !· scitate· dalla pubb1 lioazione del · T emfJ.;, sieno dirette più a confondere le responsabilità che a chiarirle~ pure non è . diffi..cilecon1prendere all'ingrosso come son andate le cose.. · l' tre serpenti verdi, che rappresentavano a Parigi l'Italia, sarebbero stati evidentemente più che fe- , lici_, se avessero potuto tornare in I_talia dopo averè fatto accettare ai confratelli di tutto il mondo, compreso il .n1ondo slavo, l'intero ,programma naziona!istà italiano, da Gradq ad Antivari. In mancanza di una vittoria còn1pleta_,non è possibile ammettere che essi non abbiano tentato di ottenere almeno il riconoscimento delle aspirazioni italiane sulla Venezia Giulia. Se ne~nche questò programma minimo fu da essi conquistato, · se si ricorse pro bono pacis a formule generiche, le ' quali non escludevano nessuna pretesa, ma non affer~ 1navano nessun diritto, -. questo· deve· essere avvenuto non solamente perchè i rappresentan'ti della ¾assone~ ' \ I ria serba contrapposero il programma nazionalis~a slavo al programma nazionalista italiano, ma sopratutto per- , chè i massoni di tutti gli altri paesi non vollero o n.on I I , sepp·ero o tiàni poterono assu171ere la ·responsabilità di una deliberazione recisa; e data questa incertezza, o impote.nza, tutto finì in una votazione equivoca e dilatoria, destinata ad 1nasprire la questione, anzi che ,a comporla con soqdis fazione· di tutti. In altre· parole, · nel convegno ,m.assonico di Parigi soµo stati dichiarati argon1enti disputabili, non solo quello della Dalmazia, · ma anche. quelli di Gorizia, di Trieste, dell'Istria occidentale e della· sicurezza militare italiana nell'Adriatico. \ I Ora i massoni non sono uon1ini diversi da ·tutti gli altri. Le loro opinioni, il loro stato d'animo,. noi dob- /f Bitilioteca Gino Bianco r ,I J I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==