Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

i come passato, e darsi la mano cor:dialm.ente.per lavorare in comune e instaurare nell'Adriatico un novus .orda, a vantaggio degl'Italiani e degli Slavi, e con esclusio_ne totale dei tedeschi e ·dei magiari. Questo era il ·consiglio della logica e del buon senso. Ma era umano che i ricordi del passato e i· rancori ,; di campanile fossero più forti di qµalunque altro co1 n- , ( siglio di opportunità e di saggezza. Scoppiata la guerra, i profughi italiani hanno importato in Italia e ne•i giornali, i'n cui han trovato facilmente da collocarsi, l'odio anti-slavo. I profughi sloveni e croati ~anno importato · . nei giornali serbi e inglesi e francesi l'odio anti-italiano. I nazionalisti italiani e i nazionalisti serbi, rendendosi ciecamente s·olidali ~oi gruppi adriatici, hanno contri-. buito a esasperare, com'è loro costun1e, le intransigenze e le reciproche accuse e le intemperanze polemiche. Gli agenti austro-tedeschi sfruttano la follia nazionalista jugo-slava; e i neutralisti tedescofili italiani favoriscono meglio che possono la campagna nazionalista italiana. Gli Stati balcanici fecero la guerra contro ·la Turchia nel 1912, e la guerra -.fra loro nel 1913: Italiani e Slavi fanno una guerra d'.inchiostro fra loro,. mentre fanno insieme la gu~rta' di sangue contro i; Austria-Ungheria e la Germania. 38 milioni di Italiani e 12 .milioni di Slavi minacciano ,così di essere trascinati per sempre in una lotta forsennata_, la quale si limitava finora ad appena un milione fra Italiani e Slavi adriatici. E i_] principe dì Biilow, dalla -Svizzera, sta alla fine-, stra, con~a i colpi che gli avversari si assestano alla cieca, e ride. E già gli agenti austro-tedeschi sussurrano agli, Slavi che il loro nemico peggiore non è l'Ati- ' Biblioteca Gino Bianco

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