Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I I - 37 -- ' I stria, ma l'Italia; che l'Intesa è complice, deU'Italia nel I ' volere soffocare .gli Slavi; e' eh~ perciò gli -Slavi f aranno bene a pacificarsi coi_tedeschi e coi magiari, e rientrare pentiti e contriti nella· capponaia austriaca, e ri- , prendere sotto Ja protezione . della . Mittel-europa la guerra di stermini o contro .gli Italiani. della Venezia Giulia e della Dalmazia. E non ci . meraviglieremmo se sentissimo proclamare apertamente anche in Italia, che,, attesochè 11 nemico vero dell'Italia non è la Germania, e tanto meno l'i\us~ria, n:ia la Serbia, _l'Italia deve· impedire l'unità slava del sud, perciò deve lasciare in' piedi l'Austria, c. opporsi alla Francia e all'Inghilterra, che sono troppo a_miche dei serbi, degli sloveni e dei croati. N.aziona'listi italiani e slaYti, sfruttati daUa . stes,sa . ' mano, si incontrano nel sostenere lo stesso programma pratico:_ il programma della sal_vezza dell'Austria, cioè il prograrn'ma minimo, a cùi deve 4dattarsi la Germania_, dopo che è f allitò il program:ma :massimo ( Ì ). ( 1) I] programma del salvataggi.o dell'Austria-Ungheria sotto 1a dinastia ·degli Absburgo, che i nostri nazionalisti non osavano esporre apertamente durante la ·guerra, è' stato da essi sviluppato ·francarnente, dopo la guerra, ·nella rivista Politica. del marzoap,rile 1921. I I ' ; \, Biblioteca Gino Bianco \ ./

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