Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

. t l Mille di Marsala 15 < Per avere ciò c.ha gli abbisognava doveva far ct·edere al Comand. ~ nte d~ila piazza di essere auto;iz.zato a ciò da Vittorio Emanuele. ConSAg oò perr,anto a Turr un biglit\tto, incaricandalo di c ()·mpiere egli da solo Ja difficile e delicata biS•)gna. Il biglietto d1ceva così : « Credete a tutto ciò che vi dirà il mio aiutante di J campo Turr, ed aiutateci con tutti i vostri mezzi nella. spedizione che intraprendiamo per la gloria del Piemonte e per la grandezza ·d'Italia. · « V1va -Vtttorto Emanuele, viva l'Italia. » Cc)n questo biglietto Turr si presentò al Governatore di Q,·bete1lo; ma per quanto dicesse e facesse non- riusciva a persnaderlo. Infine tentò un ultimo mezzo. ... - Ecco, dhìls' egli, s ~ri verò un biglietto al March~ se Trezzi, aiutante di campo del Re. E scrisse: . ' ' « Caro Marchese « Non so come sia andata la cosa, ma nel L' imbarcarci abbiamo perduto' il cauot.to che portava armi e muni- . , zion1; ridomandate per me a sua Maestà centocinquantamil~ cartucCle, e, se è poss1blle, un migliaio di fucili con le loro baionette. » ' «: Colonnello TURR. >> ' Nemmeno questo biglietto valse a convincere il Governatore, ma il brav'uomo, in uno slancio d'entusiasmo, grJdò:· - Prendete tutto quello chP- volete! Parlando militarmente commt' tto una. colpa, ma se la commetto è per , il bene del m1o Re e per la fej.icità dell' Italia.

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