Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

l 10 Biblioteca Pat?·iottica ma va dalle provincie tutti i suoi fidi a r.:tccolta., ed esPi accorrevano numet·osi alla voce de l'eroe: Turr, Tuke y, Ace,·bi., i fratell1 Cairo! t, An fossi, ~Ii 'Sùri, Elia, C,.rini, Stocco~ Sil'tor·i, Ot·sini e ctlnto a1tr1 prodi, veterdni delle gut:rre dt:'ll'indipendenza italiana. Ma un dispaccio da Ma 'ta, dove risiedeva Nicnls Fabrizi. e da dove quel grarJde p~ttt•iot.ta a1utava con ogni sua possa il movimt> nto ri voluztonario) fu in procinto di mandare all'ar.a <1gni c0sa. Quel maJaugnrato dispacci o d iceva che l'insurr·ezione era stata completamt: nte soffocata, cht1 l'isol~ era tranquilla, e che una sped .zione Hl quel mome to è in quelle èondiziont non avrebbe potuto fa t· conto sull'appvggio della popoL1zioue. A qne l'aunuozin Garibaldi decise di rimandare i volOfltari A a.t.tf~ ndere più ~~ roP,iZ a o~cas1one per liberar la Sicilia dalla tir·annide borb >Dica. Ma Bix1o, La Masa, Polizzulo e varii altri non vollero prestar fede al dispacc1o e si d .spose:·o a partire soli. Fort•1natamenr.e però il ·.~ 0 apriJe ~iungeva al Gt nerale un attro dlspacc · o, in cui si annunzia fl-l no gli e;roici tentativi dt R~ solino Pilo, t'incendio e il saccheggio dl Carini, le fuc~laztoni dt Paltrruo. · - Si parta IDt1 1[ari in venti, esclamò energicamente Gart baldi dopo a ve ,· letto que! dispaccio. E poco dipoi aggiunse: - Partiremo la ~era dtl 5. Credo che per quel giorno sarà tutto in ord1 n~. Quel che più urgeva si err l'apparecclliare uno o due vapor1 pe1.· il trasporto dei volontaru della S!Jedizione. "'

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