Mentana

MENTANA 63 sostenere Ja nostra sinistra, e il peJ·icolo quindi di essere circondati, seguì la ritirata della gente in Monte Rotondo, che fu eseguita lagciando alcune centinaia di volontari che si difesero valoeosamente la notte nel paese di Mentana. Arrivati col nerbo delle nostre forze all'altezza del convento dei Cappuccini, ove già trovavasi al principio della ri tjrata il 12° battaglione, il generale in capo vi laSèiÒ un rinforzo coll'ordine di occnpare altre posizioni; il che fu immediatamente eseguito. .. Arrivati a Monte Rotondo, lo stesso generale in capo ordinò l'occupazione della stazione e del casino Ramorino. Ordinava pure la cost ·euzione di nuove barricate, e che il rimanente delle nostre forze prendesse posizione fuori di Monte Rotondo . Così disposti, stavamo pronti a rjcever·e di nuovo il nemico. Erano chca le cinque ore della sera quan'!o l'ala si - nistra del nemico, protetta dalle vallate, si presentava i a direzione dei ·Cappuccini, di dove scambiava ancora qual che fucilat.a coi nostri avamposti, retro-cedeva, e si accam· pava alle falde dei colli, di fronte alle Eostre posizioni. Mentana non potè esser vinta che nel giorno 4 sue .. cessivo, dopo onorevole capitolazione fatta colle nostre poche forze rimasta a difenderla. I nemici per l'inoltrarsi della notte si accamparono ed acces·ero grandi fuochi, e fìno ad ora tarda regoò un perfetto silenzio. Verso le otto ore di sera. il genfl rale Garibaldi ordinava che l'intero corpo si pone~se in marcia per la strada che da Monte Rotondo conduce a Corese; il che fu eseguito. » La relaz;one del generale FJtbrizi , cap0 di stato maggiore generale, dopo aver descritto le cir-costanze della ritirata, combatte la asserzioni dei sozzi giornali clericali feancesi, razza di vipere sempre dispcste a mordere l'Italia e i suoi fìgli.

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