Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

Martiri sconosciuti 9 feriti soltanto, perchè protetti da coloro, che lui avversavano. E si avrebbe disperato a vedere negli uomini tanta nequizia, se non avesse trovato, in fondo a se ste.;s,>, la forza di non curarsi e di sprezzare sì biechi nemici, o, megli(l, se non avesse avuto la sua buona madre, nel cui seno versare tutto l'affanno dell'animo suo. E come ogni uomo, che sente in cuore affetti forti e gentili,, e quindi potenza d'amare, come non tutti amano, lui, che tutto avrebbe amato, amò immensamente una giovane bellissima e virtuosissima, chiamata Gigia, le cui bellezze e virtù erano di gran lunga inferiori all'amorosa tenerezza e ai rari modi, con cui ella leniva i suoi ma1i. E ogni sera, o quasi ogni sera, si recava a Tulluriana, ove lei dimorav~, le si assideva al fianco, e beandosi ne' suoi belli occhi, pieni di languida volutta, posando il capo sul seno suo mobilissimo, fra le sue braccia grassotte· or languide mollemente, or fervidamente nervose, o blt ava le proprie pene, i nemici, le speranze, i tirr1ori, il mondo o • se stesso, tutto.... era beato, veramente beato. Anche quella sera era stato da lei, e accanto a lei si era inebbrlato delle sue grazie, e tornando a Zuccaja, passo passo, si sentiva al cuore una gran pienezza di giubilo ; ed essendo notte, e notte sì bella ; si era messo a sedere su quel trifoglio, a godersi voluttuosamente il giubilo intern._, ·n fresco della notte e il sorriso magnifito della natura. E sarebbe rimasto lì, a quel modo, non si sa quaato, se non avesse udito uno, che a passo frettoloso si avvicinava. Alzò il capo, e ravvisando in colui, che era. il ~ursore del eomune, un suo giovane amico, s1 alzò a sedere e gli diede una voce. TI cursore ~i fermò , tutto a un tratto, si guardò intorno, come sorpreso, e disse : - O N anni, sei tu ?

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==