Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

' ' 8 Biblioteca Patriottttca ignoranza, la scienza, di cui avesse discorso: aveva in somma la timidità del vero sapiente, ancorchè, per vero dire, tale non fosse, nè si reputasse. Egli, generoso quanto mai, e1~a lieto ogni qualvolta avesse potuto essere ad altri giovevole; e forse fu per questa sua generosità pura e grande, che si decise a farsi maestro di scuola. Parrà . strano ch'ei si adattasse a così modesto e bistrattato ufficio; ma non parrà strano se si pensi, che lui, amando moltissimo il popolo, non potendo ad esso giovare altrimenti, voleva in tal modo giovargli tanto o quanto. Se non che questo suo desiderio sommo fu deluso dai suoi nemici: poichè lui, che non aveva quasi difetti nonchè vizii, e adorno di chiare virtù, era da moltissimi in vi~ diato, o~iato da molti, noncurato da tutti. Eppur si di· rebbe, che lui, meglio di tutti, avrebbe dovuto andar esente da tal peste, che attrista l 'uma~ità~ perchè altro mai non lodava che il merito, e di rado biasimava, sapendo essere al _mondo quasi tuttu biasimabile. N o~ sa~ l peva, 1 nè voleva esset~e uno sciocco; non sapeva, nè p ·;· teva soffrire l'ipocrisia di qualsiasi .specie; non sapeva n è voleva inchinar.:~i al ricco arrogante, nè compiacere al presuntuoso ignorante::e da ciò l'odio di molti. I qual pertanto non ristettero dal nuocergli tutte le volte, ~fie in qualche maniera, fu loro poss:bile; e avondo egli aspirato, in parecchie riprese, a posti -vacanti fuor del comune di Zuccaja, e nel comune stesso, eglino, con male arti, feeero in modo, che mai fosse eletto. E quanti affanni e quanti dispiaceri 1acrime costassero a lui quelle ripHlse, non è a dire! Vedeva preferiti certuni che, o non avevano attitudine allo insegnamento, o conoscenza a luna di pedagogiche discipline, o affatto ignoranti, e pre· ..

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==