Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

Martiri sconoscttdi ma anche molta povertà~ gli ri mane va però la mamma' chiamaia Lisa, che egli amava con tutto il cuore, e con tutto il cuore era da lei amato. Sebbene modesto egli aveva, tuttavia, un'alta idea della sua dignità, alla quale rife· riva ogni sua azione, e, quasi qna8:i, ogni suo pensiero· E perchè questa dignità, fortemente sentita, impedivagli d'usare certi atti di rispetto ad uomini o volgari o indegni, egli non era da tutti amato; anzi da p( chi, pereh è pochi son quelli, che am i no la verità anco in cose di poco o niun conto. Il suo intelletto, versatile, se non pl'ofondo, era adatto ad apprendere di molte cognizioni; e approfittando di tale vantaggi o, i n ve ce di studiare profondamente per conoscere in modo chiaro e appieno, l'origine, il carattere, le ragioni e le rel~zioni di qualche di~ sciplina, gli b3astava conoscer·la tanto o quaDto. Da solo erasi istruito: eppdrò quello che aveva studiato egli sapeva benissimo, perchè · non v'ha, io credo, miglior maestro di sè medesimo. Eppu-re lo studiare, a luj, povero ' ee t malagevol cosa: poicbè, per vivere, la madre aveva dovuto porlo presso un callolaio; e lui vi si era adattato, benchè a malincuore; e, quando poteva, andava rubacchiando al deschetto qualche momento per dar~i allo studio: ottimo esempio per tutti i giovani e, segnatamente, per quelli, che avendo e libri e m~e stri e agio di studiare, nol fauno per pigrizia o per darsi all'arte cotanto veL·gognosamente in 3ulsa e futile dei damerini o ad altr·i peggiori vizi i. N è si creda, ch'ei fosse vano del proprio sapere. Tutt'altro. Di rado fac€1va conoscere ciò che sapesse: giacchè, oltre che sembrargli vanità il farlo , te m~va sempre d'essere o di parere da meno di quello che geneealmente era da tutti reputato; o di guastare, per ' '\

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