Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

6 ' gio mezzo nascosto dal fitto fogliame degli alber1 cir(·ò · stanti Uno di que -ti villaggi, forse Jl migliore, è Tul'lu- · riana . ed è distante da .Zuccaja un chilometro e mezzo , o p.,co più; e la strada, che lo congiunge aL borgo, è tor· tuosa e m0lto malagevole, perchè tutta piena di erbacce che vi ere 3con(> rigogliose, e di sassi, che sporgendo a · guzzi eli sotto ad esse, insidiano le punte de' piedt ai pove d viaggiatori. Da ambo i lati di essa ci sono campi ~ este~i di grantu1•co, interrotti di tratto in tratto da lunghi filari di viti, con i tralci piegati vagamente a festoni;· e qua e · là, lungo le prode, qualche melo, qualche J>ero, qualch1 pesco, qualche susino. ' . , Cinque anni or sono, in sulle prime ore d'una bella . notte di viaggio, in un trifogliaio, poco discosto dalla steada, giaceva supino un giovane di forse venticinque anni, con ambo le mani sotto il capo incrocicéhiate, e le gambe mezzo nascoste nell'erba; teneva gli •occhi fissi al c1elo pueo ed azzurrino, in ·cui le stelle brillavano di ltìce mitissimtt. misteriosa, e alcune· nuvolette brune· e cinerine v~gavano qua e là, pigre . pigrt\ come amanti persi nel dolce oblìo di se stessi : e la bocca di lui, soc~ . . . chiusa graziosamente, esprimeva alcunchè di beata e malinconica vJluttà sentimentale, di cui era forse cagione, o u~ dolce pensie~o, o un grato ricordo. Si chiamava Nanni, ed era d'aspetto gentile, d'animo nobile, buono e· modesto, oltre ogni dire, d'indole dolcisS'ma e ordinariamente malinconica; sia che tale ultima· . l • quatità a vesse sortito da natura, sia r~e prodotta fosse dalle circo:itanze. Perciocchè bisogna pur notare che fin . da bambino ,era rimasto orfano del babbo, il quale, in ~~etag~io, ~li aveva !~sciato molto onore, molta probità'

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