Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

54 Biblioteca Patr·iottica tal volta udivasi pure il tuono, ma fioco molto, e sperdendosi nell'immensità dell'aria, come lamento d·'infel ici; poi tutto tornava silenzio e tenebre, e Nanni cammi~ na va, camminava, f'tntasticando fra sè di mHle VG\rÌ') cose. A un certo punto la strada, svoltando, s'affondava in un borratello fondo, nero neJ o e pauroso quanto mai IJ~ceva la gente, che colà v'eraLo dell'anime dannate a ~ -vagare tutta la notte, in esp1azione de' peccati commessi at mt,ndo: e molti dicevano d'aver udito, passando di notte per di là, pianti e guai da far paura e pietà; altri d'aver veduto gatti e conigli, dagli occhi di fuoco e di l3trane forme, e che più si riguardava,no, e più grandi e più spaventosi divenivano; altri, passando di là, a buon ora, avevano veduto, proprio in quella che la campana òella parrocchia sonava l 'avemaria del mattino, sollevarsi, in fondo al borrateUo alcune fiammelle, tremo· lare un pochino in alto, e poi sparire; altri avevano verJ.uto altre cose; sicchè e' non c'era più nessuno, o almeno pochi, i quali passasserD per di là, senza un po' di tremarella ad ogni più leggero rumore. Nanni, naturalmente, non credeva a tali fandoniA; tuttavia anche a lui gli faceva ~pecie il passare, di notte, da quella svolta, e sempre _affrettava il passo; e così fece pure in quella notte. Se non che giunto a mezzo il borratello' ecco che ode un rumore, come di ~asso cbe scivola a fondo, e gli par di vedere, tra il sì e il no, un coso, neeo, nero, ombra o uomo, che si stacca di dietro a un cespuglio, e si precipita verso di lui. Egli si arresta, un brivido gli scorre da capo a piedi, non di spavento, ma di sorpresa, ~ cerca un'arme; ma intanto gli càpita, er d~ qietro, una ba~tqnat~ così forte sul ca:po, che sì

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