Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

• 44 Bibl~oteca Patriottica quasi si sentiva venir voglia di mandare al diavolo e sindaco e scuola; ma pur si contenne, e ascoltò il resto del discorso. - E nelle processioni - continuava il sindaco - nelle process:oni ella disporrà gli alunni in bel modo, gli guiderà cercan ,io d'avvezzarli a devoto contegno e a pia devoz ione. M'1ntendo'- ~ - Intendo! intendo! - mormorò Nanni; e sentendosi ribollire il sangue entro alle vene per la stizza grande, si accosta va a una finestra, e volgeva gli occhi all'azzurro purissimo del cielo, . e soffocando a stento un so... spiro, soggiungeva fra sè e sè: Povero me! .Qui dovrò far di tutto, fu orchè il vero maestror dovrò fare da catechi 3ta, da pedagogo, da ramarro, e, prima di finire, Dio sa che cosa mi toccherà fare... ! Oh pane del maestro quanto sei caro ! Il sindaco, che da vero zuccajno non vedeva un palmo di là dal naso, s'accorse nondimeno, che le sue parole sonavan male all'orecchio di Nanni, e volendo rjmediar·e un tantino s ~ guitò a dire: - Senta, signor maestro, io J'e vo' bene; e le dico qp.este cose pel nuo bene, poicbè l'ha a sapere, che così faceva anche l'altro maestro, poveretto, e la gente ci è avezza, e se si mancasse brontolerebbe e gt~iderebbe contro lei e contro me... V ade ? l'altro maestro, per esempio, non badava tanto pel sottile; e per di ··ne una; e' non s'accontentava mai di sole cinque ore di scuola al giorno: ne faeeva sei, ~ette, e magari anche otto.. .. -- Le cinque ore sono comandate dal!a l~gge - interruppe N aani - ~ · oderui scei t tori di pe•iaU"ocria ·~+ ~ o o dicono e peovan 't: _.chìaeame.• e, che son di tr-oppe anche coteste. - ··· . ·. 1(

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