Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

Martiri sconosciuti 45 - O la non mi venga fuori coi pedagogisti , ve': chè io, di cotesta gente, non vo· saperne punto . - -Eppure. . - - Eppure la mi creù~, cotestoro non ~ono altro che scans<if~tiche. Sa ella peechè scrivono così ? perchè e· nnn hanno voglia di far nulla, e non vorrebbero, che neppur . gli a~tri lavorassero, e che, come loro, con quattro ci an· cie, si mangiassero il pane a ufo. Senta, caro maestro, faccia a modo mio, che la non sbaglierà m i: Bntti da parte pedagogia e pedagogisti, e abbadi a no :, e V t: drà, chtJ si troverà molto meglio.. . - - A proposito di pedagogisti - saltò su a dirò il sopraintendente, con un certo suo fare furbesco e con una voce, che s'ingegnava di far parere persuasiva e amichevole - vo' dire anch'io due paroline al nost.ro caro e novello maestro. Vorrei, per mo' d'esempio, Ghe lei non abbadasse, come, ,ha detto il sindaco, nè punto n è poco alle fisime insulse, che vanno insegnando i pedagog:sti ne' loro libri, che io non ho letti, nè veduti, ma che pur so, che cose insegnano; e, parlando chiaro, a me mi paiono seiocchezze belle e buone, da far peedere senza pro il tempo. A dar retta a loro é' ci sat•ebbe da diventar matti addirittura; non è vero ~ - Non tanto, sa: ci vuole molta pazienza e molto studio, ma, un po' alla volta, l' assicuro io, che ci si viene a capo. - - Lo crede ella ~ Padrone. Per parte mia quelle cose che insegnano, le chiamo pazzie, come tengo per pazzi coloro, che volessero metterle in pratica. Senta. El1a dee insegnare c0n-scien-zio-sa-men-te (ed era un birbone; ch e parlava così); intende ? insegnare con-scien-zio'-sa-men-te

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