Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

Marti1,.i sconosciuti 25 Il sindaco e l'altro assessore si guarJa,~ono stupefatti a tanta audacia., e il Recchialli si morse le labbra, e si tacque: la bastonata del Fabrjse era troppo ben meritata, e lo aveva fortemente colpito. . . Intanto che costoro si bisticciavano, senza intendersi, o, meglio senza volersi intendere, entrò il cursore con un gro:Jso plico in mano. Quel plico conteneva gli atte . stati di Nanni; e il cursore, mal sapendo dissimulare l' inter·na contentezza, tutto lieto in volto lo por3e al segreta-rio e uscì, soffregandosi le mani, gongolando. - O che carte sono coteste? Guardi un po' sor se gretario, dis~e il sindaco, e il segretario guardò la sopra~critta, storcignando, perciocchè Nanni , poveretto, non gli and:tva a genio neanche a lui; e, rotto il sigiJJo sciolse il :Qli~o . Tutti lo stavano guardando, ed egli disse - Le son carte di Giovanni Ampezzi. Ecco; qui c' è, mi pare, un' istanza, e qui non so che attestati. - E dan,io un' occhiat~ in pressa all' istanza, che teneva spiegata in mano, soggiunse: - E mi pare che anche c<>lui voglia concorrere al posto di Tulluriana. - Mi sembta, che ciò sarebbe un po' fuor di tempo, mormorò H Rec~hialli. - Niente affatto, signor Recchialli, - interruppe il il giovane Fabrise, - perchè l'avviso di concorso non fu mandat0 fuori, e, finora, nessuna è stato eletto; sicch~, volere o non volere, tutti possono concorrere. ·- Già, già, - confermò il sindaco. - Legga un po ' sor segretario, codesta istanza, che sentiamo, ehe cosadice. - rispose l'ufficiale ; e, ~q l •

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