Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

l . \ . ' 16 Biblioteca Patriottica posò i gomiti sull'orlo del tavolino, il capo fra le mani; e stette lì, a quel modo, parecchi minut1, fermo, senza parlare, nè pensare: aveva la mente affannata e abbondata da un subbisso.enorme di pensieri, che, ~utt' insieme, contrastandosi a vicenda, facevano in modo, che ei non potesse pensare .a nulla, come da un fiasco pieno d'acqua, che sia sturato, ma capovolto non v'esce nulla, o misere gocce pel t-roppo peso dell'acqua stessa. Ma non potendo reggere a lungo a quell'oppressione dello spirito, si alzò e si mise a passeggiare per la· camera, ed a poco a poco si rinfrancò, e senza nea.nche accorgersi . / quando avesse cominciato a dire, diceva tra sè: « Eh, a dir il vero, non avrei a caro a mettermi a ·c,u per tu con quel figuro di Cencio, poicb è lui, che è capace di tutto, non vorrei, che o in un modo o nell'altro, 1ne l'impattasse... Pure, voglio provare... Il popolo, in generale, mi ama, percpè sono disgraziato e ·tnalvisto da tutti questi birboni, e potre~be darsi . benissimo, che i consiglieri, per timore d' irritarlo di più, perchè sanno che è già stufo de' fatti loro, mi eleggessero me, in vece dell'altro. E' vero, che una elezione, avuta con tante brighe, non mi piacque mai ; e se fossi al tempo dei tempi, cioè quando avevo molte illusioni e punto cono- , scenza degli uomini, non me ne sarei .curato, se la non , fosse stata spontanea e in relazione a' miei meriti, se ne ho; ma oggi come oggi, non guardo tanto p~J sottile: l io sono stufo di tirare innanzi con questa vita senza costrutto!. .. E, pur troppo, per ora non veggo, come farò a mutarla ! Oh venga , la elezione, venga; venga come vuole, la sarà sempre la benvenuta. » E incrocic-:' chiate le braccia chinava il ca-po ·sul petto, silenzioso;, ' l

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