Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

Martiri sconosciuti 11 stette così pochi momenti ; poi riprese : « Veramente, a pensarci bene, i modi per buscarmi il pane, meglio che non a fare il maestro, forse ci sarebbero; ma non mi ci posso adattare per tante e tante ragioni, e più di tutto perchè non posso staccarmi dalla mi~ Gigina. Oh cara la mia Gigina ! » E qui incrocicchiando di nuovo le braccia, si dava una forte stretta al cuore, come se avesse avuto a strlngersela davvero «Cara! cara! cara! » andava esclamando; e guardava in alto, con gli occhi aperti, spalancati, pieni di letizia, la bocca soavemente socchiusa, le narici dilatate; sembrava che la vedesse aleggiare, là in alto; e diffatti nella sua immaginazione e' la vedeva smagliante di bellezza e di grazia sorridergli dolcemente; e il sangue, dalle più rimote parti del corpo, gli rifinì copioso e caldo al cuore, facendolo fremere in maniera deliziosa. Passato quel po' po' d'or... gasmo amoroso che durò un momento, riprese il passeggiare dicendo : « Sì debbo concorrere, e concorro : se mi eleggono, bene : se no, io non perdo, tutto so m~ mato, nulla del mio, e rimango quello di prima, e tutto il male; che mi faranno, o che tenteranno di farmi, ricadrà su loro. Vo' proprio mettermi con le mani e coi p;edi in questa r faccenda; voglio far vedere a que' si,Q gnori, che non mi debbono poi prendere por un baccellone, per un buont a nulla, che; quando voglio mostrar i denti, li son ben mostrare anch' io : chi pecora si fa il lupo la mangia. » E presa questa risoluzionQ, sentena dosi stanchezza e sonno, andò a letto. Intanto che Nanni dorme, noi faremo un po' di conoScenza con Cencio. Aveva l'età di Nanni; era altino e snello, ma sgraziato della persona, e d'aspetto assai vol· 2 - MARTIRI .

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