Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

!Afct1"ti1 i sconosciuti 15 glia di essa, con l'orecchio jntento a un certo rumore, che veniva di lontano; poi, non potendo capire che cofa fosse, teatennò il capo, ed entrò serrando l'uscio. La. casetta aveva due piani; pianterreno e primo piano. 11 pianterreno consiste v-a in due stanzette, separate da un corridoio stretto e buio, in fondo al quale, c'era una scaletta, che menava. al piano superiore, compost() parimente di due stanzette c di un corridoio. Delle due stanze a pianterreno una era cecina., l'altra · bottega, le altre due del piano superiore una. era camera per la marlt•e (assente in quella sera), l'altra, camera e studi o assieme, per lui. Egli salì la scaletta accendendo un cerino per n on dare, se bbena pratico del luogo, qualche capata; sospinse l'uscio deH-a sua camerétta, e andò ad a~cendere uno dei becchi d'una bugia d'ottone vecchia e ammaccata, ma forbita e lucida. La camera· di lui, come pure le altre stanze, era poveramente mobiliata, ma oltremodo palita, e sulle pareti bianche e sul palco non c'era nè polvere, n è ragnatele, un letto bianco, pulito, fà~to ammodo, era di rincontro all'uscio; una sedia di p ·tgli~ faceva le veci di tavolino da notte; una cassapanca vecchia e logora accostata alla parete, di contro ad essa un tavolino di noce, che avrà a vuto la bellezza d'un sec ,)lo e mezzo, carico di libi·i, di carte, di . qu \derni, m ez'lo scritti . spiegazzati ; e qua e là alla rinfusa, qualche gazzetta politica, qualche periodico letterario o didattico. Presso al tavolino una sedia pure di p1. glia col piano un p_o' logorato, talchè vi si vedeva della stianta sfilaeciare qua e là, in picroli ciuffettj ; dotto -alcuni libri accatastati un mucchietto di (·artacce scarabbocchiate, spiega1.zate, stracciate. Na tni si sedette;

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