Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

- 15 - nano dct contadini cli quegli anni era la polenta condita con una magr:;i insalata o con una saracca da un soldo. può - facendo un confronto con le condizioni posteriori - ~apire la grandezza dell"opera del P. S. Perchè fu esclusivamente opera sua, e cosi saldamente coslrulta che neppure il fascismo potè schiantarla. Mercè quest·opera il P .. S. fu il diretto e vero e solo continuatore del Risorgimento rivoluzionario; il vero e solo piirtito nazionale, perchè inserì nella nazione - contro il nazionalismo - tutto un popolo di diseredati che alla nazione, nella loro degradazione spirituale e nella loro miseria, erano ~ino allora rimasti estranei. La prima guerra mondiale e Il dopoguerra 3") Il terzo periodo è quello tempestoso della prima guerra mondiale e del dopoguerra. Come il P. S. si era schieralo contro la guerra libica, imposta da un nazionalismo scalcagnato e famelico e che fu come il primo, sinistro rombo del terremoto imperialista che poco dopo doveva sconvolgere il mondo, cosi si schierò compatto e fermo contro l'immane carneficina mondiale, contro la guerra dell'imperialismo, e contro il trattato di Versaglia, che la concluse, o, meglio, che gettò le basi della seconda carneficina. Fu grande onore del socialismo italiano avere avuto fin dal primo istante, solo o quasi, la visione chiara della situazione, mentre gli altri grandi partiti dell'Internazio!'lale disertavano, e l'Internazionale si sfascisva miseramente, ed aver salvato l'avvenire del Socialismo. La sua formula: « non aderire c non sabotare», che parve arida e contraddittoria agli amatori della logica astratta e era certamcnte non f~cilc a tradursi nelle applicazioni immeGtno Oianco

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