Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

- 9 - numerose in un paese ancora industrialmente arretrato come l'Italia, e quantunque incapaci - a causa della loro instabile posizione sociale e della loro eterogeneità - di iniziativa politica, hanno tuttavia un peso notevole nella vita nazionale, potendo decidere dell'esito dei conflitti con lo schierarsi dalla parte dei capitalisti o dalla parte dei proletari. Lo sfruttamento delle forze del lavoro è la base su cui poggia tutto l'edifizio economico della società. Perciò la Lotta di classe, ossia la lotta dei lavoratori per limitare prima e poi per abolire lo sfruttamento cui sono sottoposti, costituisce una necessità ineluttabile non appena essi abbiano acquistato coscienza del loro stato di sfruttati; perciò l'agognata abolizione dello sfruttamento che restituirà ai lavoratori, sotto forma non più privata, la proprietà dei mezzi di produzione e quindi la loro umanità perduta, porta seco come necessità altrettanto ineluttabile l'abolizione del modo capitalistico di produzione. Per dirla col programma socialista del 1892, tale abolizione « non può raggiungersi che mediante razione del proletariato organ:zzato in Partito di classe, indipendente da tutti gli altri r,artiti, esplicantesi sotto il doppio aspetto: 1) della lotta dei mestieri per i miglioramenti immediati della vita operaia (orari, salari, regolamenti di fabbrica, ecc.), lotta devoluta alle Camere del Lavoro ed alle altre associazioni di arti e •mestieri; 2) di una lotta più ampia intesa a conquistare i pubblici poteri (Stato, Comuni, amministrazioni pubbliche, ecc.) per trasformarli da strumenti che oggi sono di oppressione e di sfruttamento, in uno strumento per l'espropriazione eccnomica e politica della classe dominante •· d GrnoBiar.ico

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