Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

6o GUGLIEUlO 013ERDAN un impaziente arrivederci.... E non lo rividi più! Pochi giorni dopo ricevuta questa lettera, che mi dette una stretta al cuore (quasi presago di sventura) lessi sut gwrnali la notizia del suo arresto l Non so (nè, sapendoli, potrei dirli) i particolari della sua cattura. Ignoro - come l'ignorano tutti - i particolari del suo processo. So soltanto che fu arrestato la notte dal r 5 al r 6 settembre e tradotto a Trieste. Era legato strettamente le braccia e le gambe, e guardato a vista da sei gendarmi austriaci. Alla stazione di Monf.1.lcone un commissario di polizia l' insultò atrocemente, cd all'ingiurie aggiunse le percosse. Alcuni contadini presenti urlarono d' indignazione e lo sciagurato poliziotto a stento si salvò dall' ira loro. Fu accusato, dicono, di tentato regicidio. Ac.:usa vaga e insostenibile. È ben vero che il povero Nemo all 'atto dell'arresto (sempre secondo le vaghe e malfide notizie che si ebbero) disse ai gendarmi, additando due

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