Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

IO GUGLIELMO OBERDAN gittimare nè adottare: ond ' ei portò sempre - con orgoglio, con venerazione - il nome della madre. Il marito di quest' ultima. vive attualmente a Trieste, è capofacchino, e chiamasi Ferencich. Non furon dunque le rose che cinsero la culla dell'amico mio, nè di rose fu selninato il sentiero della sua infanzia. Fino .ai sette anni gli bastò l 'amore immenso delLt madre; ma ai primi barlumi della -ragione, s' accorse che a lui le cure intelligenti ed affettuose d'un padre eran negate per sempre. Il marito di sua madre, uomo di bassa estrazione, rozzo di modi e col cuore non affinato nè dall ' indole nè dall 'educazione, fe' sentire. per tempo, sembra, la dura verità al povero bambino. A sett e anni questi fuggì di casa: fu i l primo lampo che rivelasse l'anima sensibile ed ardente di Guglielmo. Fuggì di casa ed errò qualche tempo pei campi. PassJ.va allora per la via solitaria un carro di venditori di legna, poveri contadini che, addormentati, lasciavano ai buoi la cura di battere l'usata strada per tornarsene al Yillaggio nativo. Quando vi giunsero, s'ac- •

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