Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

38 L.\ TOHHE J)J !'\0.'\Z.\ bt·.c, i .;;~imo di tempo Panalisi c la sintesi del quaJt·o, mcnt1·c la in tellettiva del lettore si t·cnùc conto degli oggetti c degli attributi loro .uno dopo l'al tro, nè scnzu maggiore o minore fatica; per la quale cosa ordinaI'Ì<lli1entc succede, che la descrizione prolungata di soverchio riesca sazievolc , c l' anima nostra infastidita cessi dallo attcnde.J·ci. Comunque sia l'abuso è vizio dell'uomo, c per niente pt·egiudica la eccellenza intrillseca della fac•)ltà, sicchè sembnlVa potessimo su questo punto dormire sicuri. lo ho detlo sembrava, imperciocchè con questi balzani ccrYelli fmncesi accade sempre di fare i conti senza l'oste; così vero; che mentre voi altri prcndeva'te sollazzo a contendet·e di pat'ole sotto il faggio a mo' di Titiro e di 1\lelibeo, io leggcYa mat·avigliando dottrine strane in cotesto libro là, che ho gittato su le ortiche. Un novelliere francese , il quale si può dire, che corra sempt·e col guscio di uovo in capo a mo' dei pulcini teslè nati, come quel bizzarro mcssere Bernardo Davanzati mette in bocca a Tiberio, arringando in Senato, a proposito dei nipot.i suoi tcncrclli < 20>, di secco in secco scappa fu01·i incollerito contro le descrizioni, e le vitupera a visiem calata ginnlerie ordite dal romanziere agli stampatot·i ed ai lettori. << Cui bonU1n , esclama costui, questa perpetua descrizion-e di ciclo, di mare , di boschi, di edifizi, eccetera'! Fo1·se le querèc d'Italia partoriscono limoni, mentre quelle di Francia ghiande ? Mai no , così l'une come le altre, .ghiande. Senza che lo leggiamo scritto in cinque pagine o sei non sappiamo tutti una selva di lecci, di frassini e di roveri che sia? L~ Jnna di Pm·igi diiTeriscc pet' avventura da quella di Bologna? O il sole di Homa mette fuori due cotanti raggi sopm quello di Strasbmgo •? Il mare del golfo di Napoli ~a egli di

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