Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

l.A 'l'Unf\E DI C'ìONZ .~ pillOJ'e, il quale gli dipingà ora un palazzo , Ol'a una J'eggia , un paese, un castello , c simili. Oimè! Chiudi gli occhi ed immagina il diluvio delle tribolazioni, che si rovesciano addosso al mal capitato poeta pe1· via del pittore; le co.lonnc di cotesta reggia non .istanno ritte, paiono cugine di quelle che Sansonc rovesciò addosso ai Filistei , tanto mip.acciano rovi.narc sul capo agli strioni, fortuna che le sono di foglio! E coteste acque non rasso~nigliano al mar Hosso impietrito pm· ot·dinc CSJH'csso . 'di Mosè? Decisamente il pitt01·c appat·tienc ·alla società biblica di Lond1·a. Mira quel colle come :wieggia ad un piatto enorme di spinaci? Quei carciofoni fitti su pali, in buona fede si può a·cconsenlirc a battezzarli cipressi? In nome dei tuoi santi', mi sni ln dil'e ·a quale generazione spellino gli ·albcl'i di cotesto bosco? Quanto a mc, lo confesso alla ricisa, paionmi caYoli cappucci c spm·agi di Lcgnaia. Giuoco la China contro Pcrctola, che il pillore era un ortolm1o h'aYestilo , o piuttosto un cuoco; mollo me lo fanno dubir t<H'C cotesto tei11pio usu rpato1·e ·dell'archil.ettura di nn pasticcio di macche1·oni , e quelle piramidi tinte in colol'e di tioccolata. O Signo1·e, contempla lo strazio mio! Cotesti obelischi avevano a rappresentare g1·ani to ·rosso orientale, c il pittore. assassino me gli ha fatti di marzapane! E la luna! Oh! la luna, sembra un uoyo sodo tagliato pet' lo mezzo. lo .non ho pelo che non g1·ondi la sua gocciola di sudore. E(cocle dunque ammazze1·à Polinice denti'O un pasticcio di maccheroni ? Semimmide anchà a finiJ'C fra le piramidi di cioccolata, c gli obelischi di mai'Zapane? fifcdca calpesterà )'infame suolo di G1·ccia P6l m raggi di un uovo. sodo tagliato. pc1· mezzo? = A sentire siffatte lamcntazioni parrebbe che questo poeta toccasse il· fon(lo 1l01la misc1·ia umana ,

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