Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA TORRE DI NONZ., ( o\t non avesse ispi1·ato il dabbene conte G1·andmaison , ad affacciarsi su la porta della casa dove si era •·idotto ad aspettare la conchiusione del negozio. Consider·ata la gravità del pericolo ordinò in un attimo ai soldati voltassero faccia ai sopraggiunti, ed abbassati gli schioppi ne appuntassero le baionette al seno degli assalit-ori , fermi su le armi: così contenuta la subita invasione si diede con gran voce a chiedere la causa del nuovo impeto , la quale in mezzo allo schiamazzo essendo giunto piuttosto a indovinare, che a conoscere, assicurò i patti sarebbero religiosamente osservati , il capitano punito : posassero gli animi; poi parendogli , che il caso non patisse indugio, quinci si tolse, entrò speditamente nel recinto, e dopo un rabbuffo di parole acerbe commise al Vaudemont si rendesse prigione; intanto lo fece scortare da un manipolo di granatieri; questi in apparenza lo menavano in arresto , ma in fatto capirono, ch' essi erano per difenderlo. Verso il signor -Giacomo poi si mostrò piuttosto prodigo, ·che copioso di cortesie, e di lodi, le quali egli nè accolse, n è ributtò contento a starsi in silenzio, ed a' gua•·da•·lq fiso in faccia : di che rimasto confuso il maresciallo tirò a finire interrogando , se potesse fare cosa , che tornasse accetta al signor comandante. A questo il signor Giacomo aperse la bocca per dirgli : = Nulla signo1· maresciallo, tranne, che mi serbiate la fede del patto somministrandomi senza dimora carra e somieri perchè io possa trasportare a Murato gli arnesi, le arrÌli, e le munizioni. (( Ciò trovando giusto, il conte rispose, che sarebbe fatto ; intanto pregado ad usargli la cortesia di onorario per quel giorno di sua presenza·a pranzo. « Il signor Giacomo sentendosi commosso da così ·18

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