Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

l. A TORRE 01 NONZA t 39 • Egli incecl eva maestoso e solo, onde ci bisognava tutta la vir·tù drlla r·igida disciplina perchè quegli umori bizzar·r·i dei Fr·ancesi non pr·o r·ompe~sero in risa. ... Il signor· Giacomo scostavasi dalla pol'ta , e non gli teneva Jiet r·o per·soi1a ; giunto ch' ei fu 1lavanti il capitano Vaudemont, questi leYata la spada salutava , e quegli, cessando battere il tambUI'o ficcata la bacchetta dentro !"occhio clélla tracolla accanto alla gemella, t• trattosi il cappello r.ispose impcrtm·bato al saluto. • Siccome il ~ignor Giacomo non faceva punto le yiste di fer·marsi a favellare col capitano del distaccamento tlei granalier·i; al contrario ripresa la bacchetta, e picchiando più forte che mai mostrava volersi allontanare, il Vaudemont gli disse : = Signor· Comandante e il presidio quando si·dispone a lasciar·e la Tol'l'e? Il pr·esidio? = Sì, il presidio. = Uh! il presidio della Tor·re, signor capitano , è tutto fuori . = Dubito , che il signor Comandante non abbia capito , o forse io mi sarò espt·esso male; io vi domandava quando il presidio intende di vuotare la Torre? = Anzi , car·o mio, voi vi siete espresso a pennello, ed io vi ho capito senza ambagi; epperò 'i ripeto, che il presidio è uscito tutto con me. = Trono di Dio! Sarebbe ver·o? = Eh ! per que to poi egli è crr·tissimo , perchè io sono solo. = Misero me! vot mi avete giuntato ; il vostro infamissimo inganno mi assassina! Voi mi fate mettere in canzone da tutta la Fr·ancia ! Come tornet·ò a Parigi ! Ahimè! come avr·ò faccia di presentarmi a lei, .. . cioè

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