Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA TORRE DI NONZA rità ogni dì più Jisimpat·ano l'm·te. Il fondatore Jella t·cpubblica di Ft·ancia accovacciato sotto le mense dei despoti a t•odei'e i rilievi della tirannide era spettacolo da far ct·epare di risa anche il diavolo. Tieni fermo pertanto , come quello che venne confessato spontaneamente da lui , che il Lamartine scrive non già per fama , bensì per fame; e poichè la spuma di cervogia dal suo ceJ'vello è svani ta, c il cuore gli diventò pietm pomice, non potendo più dire cose belle, ne vomita delle matte. ~la in tutto questo com'entra di gt·azia il popolo di Francia? Mal ti apponi se credi che quel popolo aboncntc da qualunque vilezza non gema sopra il vituperio di questi uo1~ini, i quali per essere i più famosi non sono poi i migliot·i di lui ; e fin di qua ci vedo milioni di Sem c d' Jafet accostarsi a ritroso chi con lenzuolo, chi con tappeto a LamarJ tinc per copri1·e cotesta pat'le vm·gognosa della Francia, e poi stendere verso di noi le mani, come chi prega, esclamando: pa1·ce cb1·ioso. = Intanto .Eleuterio aveva smarrito la lena , sicc!1è essendo col J'i poso tornati gli spiriti a Severo fumando dalle narici come il barbero che ha corso il palio, prrse a combattere gli at·gomenti di quello= · = Maledetta la virtù codarda la quale reputa trova to di civile sapienza i pm·titi .mezzani che non fini - scono mai nulla ; per lo còntt·ario ct·escono le gozzaie fra JÌopolo e popolo. Segno espresso di decadenza inevitabile nella società umana egli è questo, t}nando lo stesso linguaggio sbigottisce gum·dare <wditamente in faccia il vizio e il delitto ; e fattosi tl'isto piaggiatore di quelli incomincia a rendel'li sopportabili agli OI'ccchi, af· finchè poi li compatisca il cuot·e. Di qui il perturbamento delle nozioni mot·ali , la indiffet·enza pei fatti più

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