Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

L.\ TOIIH~ IJI NONZA come a mo' di esempio sarebbero: .ehe male pt·esmue reggere le sorti di un Popolo colui, che non seppe governare le faccende. di casa, non essere, secondo che pensava Catone il . vecchio·,· da uomo bensì da donna vedova peggiorare la propria sostanza : ancora , che · il somministratore della pecunia difficilmente noi possiamo.credergli amico, se assicurò il credito con la ipoteca sopra · i suoi beni, imperciocchè non ci occorresse mai leggere in Cicerone, nè in altri moralisti antichi, che fra i legati co' vincoli di veracè amicizia si piglino sicurezze o si pretendano malleverie, bensì c.~ome si posero in comune le anime , recansi in uno i beni, ragion volendo, che questi di loro natma vili ed accessori seguitino quelle che nobilissime sono c principali: per ultimo io vorrei avvertire lo incauto t1matot·e: bada, che se tu aflermasti la tua sostanza bastevole a sodat·e il debito, e non lo fu poi o per manco di valore della cosa , o per altm taciuta ipoteca; di ciò ti corre l'obbligo non mica di faccia all 'uomo, bensì di faccia alla legge , la quale chiarisce siffatte azioni criminose, e come stellionati le perseguita. Pon mente: ordinari concetti sono eglino questi nei cervelli dei bindoli ; straordinari nei probi, ma ·dentro Convm·sazioni lettemrie, alla ricisa stupendi. Ora, Severo mio, tu così nella tua ardenza generoso vorresti o sapresti imporre al tuo nemico umiliazione maggiore di quella alla quale da per sè stesso, in cospetto al mondo questo sciagurato si condanna? L'imperatore del Brasile di là dai mari gitta un osso di centomila franchi al repubblicano ft·ancese, ed ei se lo becca, che buon pro gli facda (8>. Io poi non atTivo a concepire come il collegio augusto degli imper·atori cismarini non abbia imitato lo esempio dello impcr·iale lorò fratello oltremarino: in ve-

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