Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

:1.24. LA TORRE DI NONZA o tardi morire bisogna, sicchè a morire presto voi vi avete a figurare che sia tanto lavoro fatto; e si suole con proverbio affermare che Dio ama coloro i quali tira precoèemente a sè. Ora innanzi di ,consegnare costretti le anime nostre in mano alla mot·te o per virtù di colica, o vogli catarro, o vogli puntura, o di quale altro dei mille malanni che ti macinano dentro il letto, come il pevere dentro il mortaio, o non è più bello, più illustre, più giocondo salire al cielo di scoppio quasi portati sopra le ali degli angioli ; ma sì signore che vale cento, che vale mille volte meglio. ~fa voi mi direte: Noi abbiamo moglie e figliuoli; ebbene, oh! che monta cotesto! Dubitate forse ch' ei vadano sparsi pel mondo ? Pietà antica persuade i Còrsi a lavorare la domenica le tert·e delle vedove e degli orfani, e verun riposo, a mio credere, acquistò mai tanto merito presso Dio quanto questo lavoro. Per uno che ne perdono, i figliuoli vostri acquistano padri quanti ci sopravviveranno còrsi. Noi guadagnel'eom il nostro ritratto appeso alle pareti delle sale del gran Consiglio in Corte, come ha ordin.ato il Generale, che si faccia a tutti i morti in guerra, e lo farà quando egli avrà quattrini e la Corsica pittori. Intanto tutte le domeniche il prete ci rammenterà dopo il Vangelo, capite ? Saremo ricordati nientemeno dopo il Vangelo, sicchè figuratevi quale onore fia per le nostre famiglie e per noi. Nè questo è tutto, e potrebbe bastare; i vostri figliuoli avranno diritto di essere nudriti ed allevati gratis nella .università, dove studiando jure, potranno, se vorranno e se avranno sale nella zucca, riuscire solenni giureconsulti , o meglio la teologia , la quale ha virtù di aprire anche ai più umili sacerdoti il sentiero delle dignità ecclesiastiche, vescovati, arei-

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