Napoleone III e l'Italia - 1859

-54dico con rincrescimento, si sono spesso tt·ovati in disaccordo sulle principali questioni, ed è abbisognato un grande spirito di conciliazione per giungere a risolverle. Così, per esempio, la ricostituzione dei Principati Danubiani non ha potuto esser terminata se non dopo numerose difficoltà, le quali hanno nociuto alla pieno soddisfazione dei loro più legittimi desiderii; e se mi si domandasse quale interesse aveva la Francia in quelle lontane contrade che bagna il Danubio, io risponderei che l' interesse della Francia è in ogni luogo dove è una causa giusta e civilizzatrice da far prevalere. In questo stato di cose non era niente straordinario che la Francia si ravvicinasse viepiù al Piemonte, il quale ci era stato sì devoto durante la guert·a, si fedele alla nostra politica durante la pace. La felice unione del mio benamato cugino il principe Napoleone colla figlia del re Vittorio Emamiele non è dunque uno di quei fatti insoliti, in cui ~isogni cer·care nn"' occulta ragione, ma la naturale conseguenza della comunanza d' interessi dei due paesi e dell' amicizia dei due sovrani. Da qualche tempo Io stato dell ' Italia e la sua c-ondizione anormale, dove l'ordine non può essere mantenuto che da tt·uppe straniere, inquietano giustamente la diplomazia. Nondimeno non è nn suffi-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==