Marco Minghetti - Discorso alla Camera dei deputati il dì 12 dicembre 1863 ...

' •. , 43 duto di non dover esitare, tanto per un sentimento di giustizia quanto per un sentimento di equità special~ mente verso gli impiegati di Napoli e della Sicilia. Non parlo neppure degli stabilimenti governativi ceduti all'industria privata, giacchè questo si tratterà di mano in mano che le leggi relative verranno in discussiOne. La parte dell'amministrazione finanziaria che rimane ancora da organizzarsi è quella delle contribuzioni dirette. Dico che non si può organizzare se non se perequata l'imposta fondiaria, e decisa la questione della ricchezza mobile, giacchè essendo entrambe contribuzioni dirette debbo~o precedere qualunque riforma nell'organizzamento della direzione generale che le amministra. La legge sulla perequazione è dinanzi a voi ; ma io dichiaro, dessa non è che un primo saggio all'intento di render minori le grandi diseguaglianze che vi sono ora. Io confesso che uno dei miei desiderii più vivi sarebbe quello di ordinare il catasto, il quale è ancora, di tutte le materie che abbiamo, la più disgregata, non essendovi alcuna specie d'unità. Io non credo che i lavori intrapresi nel Piemonte possano estendersi a tutta Italia. L'onorevole Sella già fin dall'anno scorso restrinse quell'operazione alle due provincie di Torino e di Novara, ed io pure ho ordinato che non si passi al di là di quelle due provincie. Bisogna organizzare il catasto in modo che vi siano 'ragionevoli rapporti fra la direzione centrale e le direzioni compartimentali, che oggi sono al tutto disgre-

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