Max Nettlau - Saverio Merlino

" 32 6e fosse cosi, direi che aveva ragione (l). funi si figuravano ohe J'a. narohi~no •penetrerebbe nelle ma-ss.eauravcr,so il sindacalimio; d'ahra parte si dice spesso clte se si Ju'3nHesi:.no necessita e tendenze federative, di ri• i,:pe:a. aJie minoranze, d'autonomia, ci6 si deve in ,ultima analisi ai pili tenaci difensori deHa dottrin~• anarchica. E in quante Jll'anifeslàzioni eco.no• miche .tJ:Sociative, basate su un criterio (H equit3, non si sono riconosciute vaghe a-spirazioni al c01nnmism.o libertario? Se, vicino a queste influen~ reciproche, im.port:1n1i e -6erie. Ohe ,portano afla lìberazione ,ecJ umanizzazione di mohi 8piriti, si riconoscesse d)ili chiaramente ohe afoune costruzioni troppo rigide o caJ>riccioso hanno carouere uto.pico, éhe cosa ci sarebbe di male? Merlino cr~de quindi ohe "il ,partito anarchico non puO pili esercitare un'efficace funzione politica ... " E in questo si sbaglia di molto, giacché quel socialitmo clre :-avrebbe 3'53oiibita )a ,1>arte vitale dell'anarchia, neanche ' aJlora esi•stcva e meno lo si é visto poi. La tra·ge.dia .àeH'anarohi6mo é, a mfo n1'ido di vedere, che gli anarchici non isono a'l>ibastanza coscienti della funzione importante •che tocca laro disimpegnare in questo campo, e credono ancora di trovaffii nel circdlo stretto d~un anarchismo un po' piccolo e un po' vecchio, invece di sentiNi crescere e fiorire verant.ente. Merlino constat:i t1he il J>artito anarchico "é smembrato dalle lotte fra i 1>artigiani deHc due diver.s;e tendenze, cioé fra individualisti e organi:zat.ori" ---iohi non lo sa?- salvo e11e, abitualmente, g')i individua1isti si or• g,mizzano in llllOdo d)iU .solido e g,li oiiganizzatori pill debole, il che accentua ed eternizza le lotte piU inutiU e dannO'Se. Dice dovo, o il giomalli-sta gli fa dire, "•credo ehe il .parlito anarchico sia deEtin:110 a finire", basandosi €lii fono che non poS1Sedeva pjll nessuna figura di ,1ni'ma fila. "Reclus. Krovotkin, furono le ultime penionalit8 del partito. Inoltre, il 1>artito :ln3rchico non produce pili intellettualment'e; nessuna opero scientifica o polili'cn di notevole ,valore é uscita da qualche menle del Jl3rlito ana11chtco clic non ha d··ato neppure n~una nuova Hgliazione ... Non solo si é arrewuo, ma .é finjto". Parole <lure ed :mml'e. ind~crete, se furono dette d3vanti ad un giorna• )is1..1 qu:ilsiasi, e riprodotte proba'bilntente con cattiveria ed esagerazione. A'lla fine del 1906. tredici anni dopo il suo allontanamento dal movimento, queslo aveva cambiato assai poco; le attivilii delle tre sfwnature, Tucker, Kropotkin e )falates-tn, er."lno imlrnu1abili ed i 4oro seguaci credevano d'es• sere in ,poss~o d'insegnamcnl i definitivi. C'ero qualche pensatore indi.pcn• (I) Prima di discutere quesc'2fferm:uione, bisoancrebbc meuersi d'2ccor.do sutl2 pa: rol2 S()('i2lismo. Se gli si di un senso 11cnc11le ( come Merlino s1csso l'!el12 .P'.'~• parie. ~1 "Pro e conlro il Sodali1mo"). si Potrebbe anche sostenere, d2 p2r1e dei soc1alisn anuch1C1. quel che Merlino dice e Neulau riafferma, non come consmaz.ionc, m2 com<: desiderio. Pcr6 se si di alla p:uob il ~nso rimeno di pmico pGlicico, bisogna ~iconoscere che, dal 190~ fino ;1;ll'ultima guerra il processo non é sca10 convergente, ma dl\·Cr~ence. Solo ora. 2lcun1 pochi sociali5ci rim:uti cali cominciano a seniire il bisogno d'un rinnovamenco in ~nso libena.rio [N. d. T.]. BibliotecaG o B1 ne.,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==