Max Nettlau - Saverio Merlino

14 genze erano utili -;giaoché -servjvano ad educare gli spiriti all'indipendenza ed « mostrnre tutti gli as.petti d·el problema- era pas$alo. "Oggi la lllostra fun-z:ione é diversa: Ja rivoluzione s'n.vvjcin:1, i 1partiti socialis1i :rntoritari si ,sono arresi de.finitivrrmente ano Stato, e noi siamo destinati ad agire o ad eclissarci. Soogli::,mo: od arriviamo ad ~--sere noi anarc'hici l'anima della rivoluzione, o do'bbiamo rassegnarci a vedere un nuovo nugolo idi uomini politici .imipa<lronirsi del •mO,vimento". iCrede di vedere nvvicinar,si deNe tempeste rivoluzionarie, vede i lavoratori ,per,dere la fid11cia nei governi e rrei partiti, e vede sorgere correnli tl'opposizione lflegJi stessi 1partiti soc.ial-idemocratici (gli Um,bltiingige in Gernrnnia, allora, ecc.). 'Jìutto ciO esige che gli nnarohici s'intendano fra di loro. P.arlinmo francamente. l'anarchia é stnta imviccoilita, s[igurata, resa irriconoscibile. "Unn parte di noi s'é messa a doonmatizzare sull'avvcn..ire, liq,uidando le diHicolti1 con formule, nlentrc altri ,si sono dedic.1ti, sollo preteslo di non voler pregiudicare l'avvenire, ad annebbiare l'obiettivo da raggiungere; cioé l':mimn stess:i, 1'esscnz:a dell'anarchia, ohe vuol dire socieui organizzaw senza <mtoritci.. E, essendosi cosi ridoui aJl'azione individuale, hanno elevato alla categoriia di alte manife.stazion..i '3.lh1rchio1Yed,ei folli olle sono stati conirnessi sem,,re per ren,;ione contro le ingiustizie sociali, perO cJhe, non attaccando fo ingiustizie in -se ,sters~e,,sono incapaci di dist~uggerle. L'attacco aHa '()rOpricta de'l vicino, per esempio, non costituisce un attacco alJ'istituz-ione della propric1.:'1: lo stesso si puO clire per la Jon-a contro il princivio d'autorit.i (]). L'azion·e jndh•jduale, 1,uona conie propag:mda quando sveglia le .simpatie delle masse, é, al contr:?.rio, moho ,dannosa quando urta i loro sentimenti e <1uando appare jspirata daWinteresse individ1rnle. "Tnohre, non si puO generalizzare". Se tulli vi ~i dedicassero, sarebbe la rivoluzione; perO Merlino non lo crede 1>ossibile ... "solo .!.lcuni individui po,ssono agire cosi, grazie alla situaz..ione eccezionate in cui E-Ì trovano e a certe qualit:i pc.risonali; cd anohe questi non s:i ri!Yella-no tutli i gio·rni, né in tutti gli atti della loro virn". ln qu~wto alla massa, essa non concevisce a-llro che la ribellione colJetliva e, in questo caso, considera che non é contro il pagam'ento d'una tasa o -dell'affitto che insol'ged, ma iper la sua ema-nciipazione COm'lUeta. Non cito questi ragionamenti co11te ,definitivi, ma solo •per •10strarc che Mrerlino fece •una di,;oc-ussioneleale; .m·entrc che ci fu, e c'é forse ancora, ohi ha un'id,e,a esageirata J'eHe pel'ISecuzioni che fece soffrire agli ,i,llegalisti. 4'Qgni •progreeso si manifesra, prima, ndle condizioni e nell'amhiente ~i6 si applicJ. alle lotte omeriche degl'intr,mJ;8•mi conrro Cipriani. che era. souo cerci aspeui. Un idolo popol.uc; narnralmcmc bisogo:ava demolirlo, ma il modo di farlo Jimioui le simpatie per gli anarchici, iove<c di r:afforzarlc. B1bhotecaG

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==